A marzo 2022 i prezzi alla produzione dell’industria aumentano del 4,0% su base mensile e del 36,9% su base annua.
I dati dell’Istat segnalano che sul mercato interno i prezzi aumentano del 4,7% rispetto a febbraio 2022 e del 46,5% in termini tendenziali. Al netto del comparto energetico, la crescita dei prezzi è di larga misura inferiore su base sia congiunturale (+2,1%) sia tendenziale (+13,2%). Sul mercato estero, i prezzi crescono su base mensile dell’1,7% (+1,6% area euro, +1,8% area non euro) e registrano un incremento su base annua del 12,2% (+12,8% area euro, +11,8% area non euro).
Nel primo trimestre 2022, rispetto al trimestre precedente, i prezzi alla produzione dell’industria crescono del 12,7%, con una dinamica molto più sostenuta sul mercato interno (+15,8%) rispetto al mercato estero (+3,5%).
A marzo 2022 si rilevano aumenti tendenziali per tutti i settori manifatturieri sui tre mercati di riferimento: i più marcati riguardano coke e prodotti petroliferi raffinati (+49,7% mercato interno, +13,7% area euro, +59,6% area non euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+26,2% mercato interno, +32,5% area euro, +24,6% area non euro), prodotti chimici (+22,3% mercato interno, +22,1% area euro, +21,8% area non euro), industrie del legno, della carta e stampa (+17,7% mercato interno, +19,9% area euro, +14,6% area non euro) e articoli in gomma e materie plastiche (+15,8% mercato interno, +12,0% area euro, +15,7% area non euro). A marzo 2022 i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” crescono del 2,8% su base mensile e del 9,0% su base annua (6,0% a febbraio). I prezzi di “Strade e Ferrovie” aumentano dell’1,7% in termini congiunturali e del 7,3% in termini tendenziali (dal 5,5% del mese precedente).
Per quanto riguarda invece la stima preliminare del Pil (I trimestre 2022), l’Istat ha pubblicato i dati espressi in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato: -0,2% rispetto al trimestre precedente e +5,8% in termini tendenziali.
Il primo trimestre del 2022 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2021. La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di una riduzione in quello dei servizi e di una stazionarietà nell’industria. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2022 è pari a +2,2%.
Prezzi alla produzione, industria e costruzioni +36%L'Istat ha reso note anche le stime preliminari del Pil sul primo trimestre 2022: -0.2% ma +.5,8% tendenziale
