Cosa succede se la Russia interrompe del tutto la fornitura del gas alla Germania? I leader tedeschi si stanno preparando a questa possibilità e alla più ampia crisi energetica che potrebbe innescare.
Nei giorni scorsi sono state annunciate una serie di nuove misure volte a ridurre il consumo di gas e a preparare altre fonti di energia per compensare la carenza di materia prima. «La Russia sta usando il grande potere che ha per ricattare l’Europa, dobbiamo prepararci per l’inverno» ha detto Robert Habeck, vicecancelliere tedesco e ministro dell’Economia. La maggior economia d’Europa si sta dunque preparando per lo scenario peggiore: monumenti e uffici oscurati di notte, scuole senza acqua calda. Ma i critici dicono che non è abbastanza per scongiurare un’eventuale carenza di gas – e quindi di energia elettrica – in inverno. Oltre ad aumentare e diversificare la fornitura di energia, il governo ha annunciato l’intenzione di ridurre immediatamente il consumo complessivo di gas, invitando le persone a risparmiare: docce più brevi, lavare il bucato a temperature più basse, divieto di utilizzo del gas per il riscaldamento di piscine private. Il governo ha anche imposto nuove linee guida sull’uso dell’energia per gli edifici di maggiori dimensioni: gli spazi comuni inutilizzati come uffici e corridoi, ad esempio, non dovrebbero essere riscaldati. Altri appartamenti e edifici per uffici potrebbero mettere limiti alle temperature e all’acqua calda in determinati orari, mentre si sta addirittura valutando l’ipotesi di una pausa invernale più lunga per risparmiare energia nei campus universitari.
La Germania, un paese con 83 milioni di abitanti, è profondamente dipendente dalle importazioni di energia russe, essenziali per riscaldare le case e alimentare le fabbriche tedesche. Alla fine di giugno, la Germania aveva quasi dimezzato la quota della fornitura di gas proveniente dalla Russia, dal 55% di febbraio prima dell’invasione ucraina, al 26% . Tuttavia, gli esperti affermano che non è sufficiente per garantire un inverno senza penuria.
Sebbene la Germania non sia l’unico Paese europeo attualmente colpito grazie alla sua storica dipendenza dal gas russo, parte della sua maggiore vulnerabilità è dovuta alla mancanza di alternative o di risorse di gas nazionali significative. Nell’ambito della sua transizione a lungo termine verso l’energia pulita (Energiewende), era già iniziato l’abbandono delle fonti energetiche utilizzabili per compensare la scarsità di gas: la Germania prevede di eliminare il carbone entro il 2030 e di chiudere le restanti centrali nucleari entro la fine di quest’anno. La possibile crisi energetica, però, ha portato alla temporanea riapertura di diverse centrali a carbone, e alcuni funzionari hanno persino suggerito la possibilità di mantenere aperte le centrali nucleari oltre la fine dell’anno.