Nel mese di settembre l’inflazione in Italia su base annua si è attestata all’8,9%.
Secondo l’Istat, che ha reso note le stime preliminari, nel mese appena trascorso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’8,9% su base annua (da +8,4% del mese precedente).
L’ulteriore accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei beni alimentari (+11,5%) e a quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+5,7%). Contribuiscono, in misura minore, anche i prezzi dei beni non durevoli (+4,7%) e dei beni semidurevoli (+2,8%). Pur rallentando di poco, continuano a crescere in misura molto ampia, i prezzi dei beni energetici (+44,5%), così come i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+7,2%).
Intanto il l Rapporto di Previsione di Prometeia (società di ricerca e consulenza con sede a Bologna) di settembre vede uno scenario al ribasso: la stima di crescita del Pil in Italia per il 2023 viene tagliata di quasi due punti percentuali, passando a +0.1% dal +1.9% di luglio. Il tutto a fronte di un 2022 che si chiuderà invece a +3.4%. Una revisione che non riguarda solo l’Italia: l’Eurozona chiuderà il 2023 in territorio negativo.
Inflazione, a settembre sfiorato il +9%Intanto Prometeia taglia (da 1,9% a 0,1%) le stime di crescita in l'Italia nel 2023. Eurozona chiuderà in negativo il prossimo anno
