Di fronte alla tragedia della guerra non si può restare indifferenti. E così Edizioni EL, piccolo gioiello dell’imprenditoria triestina, ha promosso un’azione benefica che oggi sta raccogliendo il consenso dei lettori.
“La luna di Kiev”, filastrocca di Gianni Rodari, è in tutte le librerie (così come negli store online) dal 12 aprile, in forma di album illustrato, al prezzo popolare di 8 euro. I ricavati delle vendite saranno interamente devoluti alla Croce Rossa Italiana per l’emergenza in Ucraina. Nelle ultime settimane il libro è tra i più venduti in Italia.
Un libro buono e allo stesso tempo bellissimo: l’ha illustrato a tempo di record Beatrice Alemagna, punta di diamante dell’illustrazione italiana nel mondo, che ha aderito con enorme entusiasmo all’iniziativa benefica. Alemagna, che si era già cimentata in passato con un testo di Rodari illustrando l’album “A sbagliare le storie”, è stata tra i protagonisti della Bologna Children’s Book Fair 2022, dove è stata insignita di uno speciale riconoscimento al suo straordinario talento.
“Di fronte all’emergenza umanitaria in Ucraina è impossibile restare indifferenti, e noi di Edizioni EL / Einaudi Ragazzi / Emme Edizioni ci siamo da subito interrogati su come poter fare la nostra parte. La risposta è arrivata dai lettori. Nel giro di pochi giorni dallo scoppio della guerra, la filastrocca di Gianni Rodari La luna di Kiev è diventata virale, è stata condivisa sui social migliaia di volte, è stata letta al termine del TG1 della sera e pubblicata su testate nazionali” raccontano dalla casa editrice che ha sede nella zona industriale di Trieste. Il profetico Rodari la scrisse nel 1955 come inno alla fratellanza tra i popoli e oggi, a quasi 70 anni dalla prima pubblicazione, il celebre componimento tratto dalla raccolta “Filastrocche in cielo e in terra” è stato eletto come simbolo della richiesta di pace.
Un altro successo, anche se stavolta legato ad una circostanza tragica, per Edizioni EL, che nel dicembre 2021 ha ottenuto il Premio Nazionale Industria Felix II° edizione. Il premio ha analizzato 850mila bilanci di aziende italiane risultate le migliori ad una prima selezione operata sugli oltre 5 milioni con sede in Italia. Fra queste, ne sono state premiate 160, fra le quali, unica a Trieste, proprio Edizioni EL, per affidabilità finanziaria, competitività e performance gestionale.

EL come le iniziali di Editoriale Libraria. Nasce da lontano, la storia del gruppo editoriale triestino che comprende tre prestigiosi marchi editoriali: Edizioni EL, Einaudi Ragazzi, Emme Edizioni. Nasce dal 1849, quando una delle più importanti società di assicurazioni austriache, il Lloyd, decide di aprire a Trieste una Sezione Artistico Letteraria, illuminante e raro esempio di imprenditoria tipografica ed editoriale. Viene, quindi, avviata la prima collana di classici italiani e si decide di dare inizio alla pubblicazione di libri per ragazzi. Due azionisti acquistano poi gli Stabilimenti tipografici ed editoriali e, nel 1922, fondano la Editoriale Libraria che, pur continuando l’attività tipografica, si specializza nella produzione di libri di elevato livello artistico per bambini.
La casa editrice conosce un momento buio nei primi anni ’50 del secolo scorso, quando è costretta a chiudere l’attività, vendendo l’intero catalogo a Le Monnier di Firenze. La storia di Pik Badaluk” di Grete Meuche. albo illustrato tuttora a catalogo, è il ponte tra il passato e una nuova avventura iniziata negli anni ’70, che in poco tempo porterà la risorta casa editrice triestina ai vertici del mercato editoriale italiano ed europeo.
Perché a Trieste, in quegli anni ’70, arrivano i nomi più prestigiosi dell’editoria e dell’illustrazione internazionali per ragazzi. La rinascita della Editoriale Libraria parte da qui, da una nuova concezione dell’albo illustrato in cui la qualità artistica delle immagini corrisponde alla qualità letteraria dei testi.
Il 1976 segna l’arrivo in casa editrice di Orietta Fatucci, che proseguirà nell’orientamento editoriale da poco intrapreso con l’ambizioso progetto di promuovere in Italia una cultura del libro e dell’immagine anche attraverso scrittori e illustratori italiani, e con un preciso obiettivo: cercare di far coincidere la qualità artistica delle immagini con la capacità di comprensione del bambino, per evitare il pericolo di un’eccessiva stilizzazione estetizzante e lontana dalla sensibilità dell’infanzia.
Nel 1981 altre tappe fondamentali segneranno l’avventura della casa editrice, tra le quali la nascita del tascabile per bambini illustrato a colori con la collana “Un libro in tasca”, che rinnova l’offerta editoriale con un gotha di illustratori internazionali, proponendosi di avvicinare i bambini al libro con un prodotto a basso costo ma in grado di mantenere inalterati i requisiti della migliore produzione.
Nel 1984 l’attività ha ormai assunto un peso tanto significativo all’interno dell’Editoriale Libraria da renderne opportuno lo scorporo come società indipendente. Nascono così le Edizioni EL.
Negli anni ’80 grandi successi e nel 1994 la nascita di “Frontiere”, una letteratura espressamente rivolta ai preadolescenti e ai “giovani adulti”.
Qualche anno prima, però, nel 1991, ha luogo un nuovo assetto societario con l’acquisizione da parte di Einaudi del 50% del capitale di Edizioni EL. Alla casa editrice triestina passano i titoli einaudiani per ragazzi fra i quali Cipì, capolavoro di Mario Lodi, la gran parte dell’opera di Gianni Rodari e anche il marchio Emme Edizioni, già di proprietà Einaudi. Viene, in quell’occasione, registrato il nuovo marchio Einaudi Ragazzi.
Con la nascita del nuovo assetto societario inizia la storia contemporanea. Orietta Fatucci, in effettiva difficoltà nel gestire ordinatamente il gran numero di novità e di progetti di quegli anni così fervidi, coglie l’opportunità per differenziare la produzione. E definisce le tre sigle editoriali nella loro peculiarità. Edizioni EL rimane un marchio dal respiro molto ampio sia per quanto concerne i temi che per quanto concerne l’età di riferimento. Einaudi Ragazzi privilegia soprattutto la narrativa e la narrazione di storie, essenzialmente per lettori autonomi.
Il progetto editoriale di Emme Edizioni mette al centro la “letteratura a colori”, libri soprattutto di immagini che sanno narrare storie, che sanno trasmettere emozioni, che giocano dialetticamente con i testi, interpretandoli e aggiungendo nuovi stimoli alla lettura.
Quando nel 1994 Einaudi diventa al 100% proprietà della Mondadori nasce qualche preoccupazione. La Mondadori era ancora molto più grande dell’Einaudi e Orietta Fatucci pretendeva di continuare a mantenere la sua totale autonomia. Probabilmente i risultati di bilancio accanto a quelli di immagine di Edizioni EL sono stati e continuano ad essere determinanti per la felicità di un matrimonio che, dopo oltre 30 anni, rimane molto felice malgrado la parità societaria del 50% e 50%. L’autonomia continua ad essere rispettata e viceversa il “cugino grande” fornisce alla casa editrice sostegno incondizionato e servizi di promozione e distribuzione di prim’ordine.

Negli anni 2000 si pubblicano collane e serie di grande successo, ma è il 2008 uno degli anni più significativi: Edizioni EL ottiene i diritti esclusivi di pubblicazione della restante opera di Gianni Rodari. Gli anni successivi sono ancora densi di successi mentre, consapevole che oggi anche il libro per ragazzi è entrato nel sistema simbolico delle merci, Edizioni EL ha nel frattempo individuato nuove strategie comunicative che si inseriscono nel sistema, senza rinunciare all’aspetto educativo, culturale e sociale del libro.
Innovazione e qualità sembrano essere quasi due parole d’ordine per questa piccola azienda. Tenendole ben presenti, cosa riserva il futuro a Edizioni EL e ai suoi lettori? «Innovazione. I ragazzi di oggi cambiano gusti e passioni ad una rapidità sconcertante. Intercettare questi mutamenti è un obbligo che ci porta ad una progettualità in costante. Qualità. È presto detto: è da sempre nel nostro DNA» risponde Orietta Fatucci, ancora ben in sella alla guida della sua creatura.
Oggi fare editoria in Italia è tutt’altro che semplice, in ogni branca di questa meravigliosa attività. Ed essere rimasti sul mercato da protagonisti non è stato certo un’impresa agevole, pur nell’ambito di una nicchia che non sembra conoscere le difficoltà tipiche chi chi vuole pubblicare. «Il peso del segmento ragazzi nell’economia del libro è stato nell’ultimo anno a dir poco stupefacente: il settore ha rappresentato il 18% delle vendite totali. Dal 2016 il valore di questo segmento è quello maggiormente cresciuto: +12,6% a fronte di un +10,5% del mercato editoriale complessivo. Questo risultato è frutto di una proposta estremamente ricca e di media qualità alta» spiega Orietta Fatucci.
Edizioni EL, però, è ben presente anche sul mercato estero. «Fermo restando che anche in questo ambito il libro per ragazzi in Italia ottiene straordinari risultati posizionandosi come primo per l’export dei diritti, il 39% dei diritti italiani venduti complessivamente dall’Italia viene dai libri per ragazzi, noi vendiamo diritti in 35 lingue del mondo».