È stato presentato oggi il render del progetto che porterà alla realizzazione nell’area ex Teseco – in Comune di Muggia – di un terminal multipurpose, dedicato a contenitori, general cargo e Ro-Ro su una banchina di 650 metri e una superficie diu circa 34 ettari.
La proposta è stata elaborata negli anni scorsi dalla società di diritto ungherese Adria Port, controllata dallo Stato e pronta ad investire almeno un centinaio di milioni di euro, ai quali si affiancheranno altri 45 milioni di provenienza pubblica. La banchina e i dragaggi, infatti, spetteranno all’Autorità di sistema portuale, che utilizzerà i 45 milioni del Fondo complementare al Pnrr per l’intervento denominato “Banchinamento parziale del terminal Noghere (fase I secondo il PRP 2016), comprensivo di dragaggio del canale di servizio e di collegamento alla viabilità”. L’area dell’ex raffineria Aquila è ricompresa nel territorio sotto la gestione di Coselag, il Consorzio pubblico per lo sviluppo economico del territorio, che l’Authority sta portando avanti con gli enti locali.
Il progetto è stato illustrato oggi al Trieste Convention Center dal vicesottosegretario di Stato ungherese Péter Kiss-Parciu e dall’amministratore delegato di Adria Port Peter Garai, introdotti dal presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale Zeno D’Agostino.
Una volta operativa, la banchina consentirà l’ormeggio contemporaneo di due navi, garantendo una forte integrazione con il sistema ferroviario esistente, attraverso la stazione di Aquilinia, in via di ripristino. Dopo la stipula dell’accordo di programma, che include le attività di bonifica ambientale, i lavori dovrebbero durare un paio d’anni.
L’Ungheria, che non ha sbocchi a mare, ha scelto Trieste, che – come ha spiegato il presidente dell’Autorità portuale, Zeno D’Agostino, ha saputo vincere la concorrenza del vicino porto di Capodistria. «Trieste – ha commentato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – si conferma la porta privilegiata per il commercio dell’area mitteleuropea e non solo. Paesi come l’Ungheria e l’Austria sono partner vicini di un sistema unico integrato che può portare sviluppo a tutta l’Europa».
Il governatore del Friuli Venezia Giulia ha evidenziato la coralità del supporto istituzionale al progetto Adria Port – alla presentazione sono intervenuti anche i sindaci di Trieste Roberto Dipiazza e di Muggia Paolo Polidori – e la celerità dei passaggi in capo al territorio, ma, anche nella veste di Presidente della Conferenza delle Regioni, ha auspicato «un impulso alla parte normativa nazionale per semplificare le procedure, soprattutto quelle di carattere ambientale, e dare risposte rapide per rendere il sistema più competitivo».
In generale Fedriga, ha ribadito che «logistica e ricerca sono i motori strategici dello sviluppo della regione e per questo l’Amministrazione del Friuli Venezia Giulia continuerà a investire moltissime risorse sullo sviluppo logistico. Come l’Ungheria – ha concluso il governatore – gli investitori che sono già arrivati o che vogliono venire qui trovano sempre porte aperte e un partner credibile».