Il 17 agosto 2022 le segreterie provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno presentato al Tribunale di Trieste una denuncia nei confronti di Wärtsilä per attività antisindacale (ex art. 28), per i comportamenti da parte della dirigenza aziendale tra il 2021 e il 2022.
Lo hanno reso noto Marco Relli, segretario Fiom Cgil, Alessandro Gavagnin, segretario Fim Cisl e Giacomo Viola, della segreteria Uilm Uil, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina presso la sede della Cgil di Trieste. Presente anche Fabio Kanidisek, Rsu Fim Cisl Wärtsilä.
L’obiettivo dei sindacati è ottenere un intervento sulle modalità di comportamento dell’azienda e bloccare la procedura di licenziamento attivata il 14 luglio 2022 per riavviare la trattativa. Ora si attende la convocazione per il verdetto, che avverrà entro 15-20 giorni. L’elemento chiave attorno al quale ruota l’esposto è l’incontro strategico che si è tenuto in Regione l’8 marzo 2022, durante il quale la multinazionale finlandese ha presentato il piano di investimenti per 2022/2023, rassicurando le delegazioni sindacali rispetto al futuro dello stabilimento triestino. Nella stessa sede la dirigenza italiana ha annunciato 79 nuove assunzioni, di cui una parte a Trieste.
Non solo: negli ultimi due anni l’azienda ha disertato regolarmente i tavoli sindacali, rispondendo alle richieste di convocazione con tempistiche di oltre 3 mesi – a fronte della canoniche 2 settimane – e venendo meno agli impegni presi. I sindacati hanno più volte ribadito come l’azienda abbia mentito ai sindacati, ai lavoratori e tradito la città di Trieste. Nella giornata di ieri i rappresentanti sindacali sono stati in Prefettura per incontrare la delegazione Daewoo, in attesa dei 12 motori Wärtsilä bloccati nel Canale Navigabile di Trieste, sottolineando come la loro presenza sia legata esclusivamente al rispetto delle istituzioni. Martedì 22 agosto è previsto l’incontro tra le segreterie territoriali e le confederazioni nazionali di CGIL, CISL e UIL, cui seguirà l’organizzazione a Trieste di una grande manifestazione nei primi giorni di settembre. Ieri, inoltre, anche l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, aveva partecipato, nella Prefettura di Trieste, all’incontro tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori dello stabilimento di Wartsila e i rappresentanti della società coreana Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (Dsme).
Il tavolo era stato richiesto dalla delegazione asiatica a seguito dei ritardi nella consegna dei motori per uso marino commissionati allo stabilimento di San Dorligo della Valle, dovuto alla scelta da parte della proprietà finlandese di delocalizzare la produzione.
L’esponente della Giunta, pur comprendendo le difficoltà e i problemi evidenziati dalla rappresentanza Dsme, ha rimarcato due aspetti fondamentali di questa vicenda: in primis che le istituzioni sono al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per contrastare le decisioni, per molti versi inspiegabili – nelle modalità e nelle tempistiche – assunte da Wartsila; in secondo luogo la gravità dell’assenza all’incontro in oggetto da parte dei vertici di Warstila stessa, unico interlocutore e unico soggetto responsabile verso la società coreana. Inaccettabile, secondo l’assessore, che qualsiasi tipo di responsabilità possa ricadere sulle istituzioni e sulle organizzazioni sindacali.
Il rappresentante dell’esecutivo ha inoltre garantito che qualsiasi eventuale inadempienza verso tutte le imprese committenti (non solo Dsme) sarà tutelata dagli obblighi contrattuali in essere, cogliendo infine l’occasione per invitare la delegazione in visita a Trieste a supportare i lavoratori e le istituzioni italiane affinché questa produzione d’eccellenza possa proseguire e che le navi coreane possano continuare a essere equipaggiate con i motori triestini. Dal canto suo, la rappresentanza Dsme ha espresso apprezzamento riguardo la qualità dei motori costruiti a Trieste, mettendo in evidenza l’eccellenza del sito produttivo di San Dorligo e delle sue maestranze.