Le segreterie regionali di FeLSA CISL NIdiL CGIL e UILTemp hanno comunicato che la Flex di Trieste ha predisposto “in maniera unilaterale e non condivisa” la chiusura dei contratti di somministrazione.
Il tutto, secondo i sindacati, nonostante il percorso istituzionale già avviato al ministero per lo Sviluppo economico e avendo fornito garanzie che tutto sarebbe rimasto sospeso sino all’incontro di oggi. Ad inizio agosto non si era trovato l’accordo sulla chiusura a ottobre dei contratti di somministrazione voluta dall’azienda e alla i sindacati si erano sempre opposti.
“Nel trovare gravissimo questo atteggiamento, siamo a richiedere urgentemente al MISE la convocazione immediata di un tavolo ufficiale, per dar seguito al percorso istituzionale avviato e nel quale poter chiedere a FLEX di chiarire la propria posizione smentendo quanto da noi appreso e fornendo le dovute garanzie occupazionali di tutti i lavoratori impiegati in FLEX” scrivono i sindacati in una nota. Le Segreterie della Felsa Cisl, Nidil CGIL e Uiltemp ribadiscono quindi la loro totale contrarietà a decisioni unilaterali da parte aziendale e al di fuori dei percorsi istituzionali previsti. Si attende ora un riscontro della richiesta d’incontro, con la riserva, fanno sapere le sigle sindacali, di “avviare con i lavoratori un percorso di iniziative propedeutiche al raggiungimento dell’obiettivo”.