Era il 2017 quando la celebre Janoušek passava di mano al Gruppo irlandese Carbery tramite la controllata Synergy. La produzione era stata così sottratta ai rischi della Brexit, creando una solida base europea per poter continuare a vendere aromi nel Vecchio continente, senza appesantirsi di tasse e dazi.
Oggi Synergy Flavours (Italy) spa, con lo stabilimento ereditato in Via dei Laghetti a Muggia, continua a produrre aromi per il settore food & beverage. L’attenzione a ciò che accade nel mondo, possibilmente per anticipare i trend del gusto e della cucina, resta tra le peculiarità dell’azienda, anche grazie alla collaborazione con i clienti. La lunga storia di sviluppo degli aromi si giova di una tecnologia di estrazione proprietaria, con un portfolio che comprende anche essenze ed estratti.
E proprio per restare al passo coi tempi, la sede italiana del Gruppo irlandese ha in programma nuovi investimenti sulle linee di produzione, dopo aver ottenuto di recente una certificazione BRC (British Retail Consortium) – attestato per la conformità di un’azienda ai requisiti sulla sicurezza alimentare – che le consentirà di fabbricare prodotti finora riservati al Regno Unito. Il nuovo assetto dovrebbe consentire di triplicare il fatturato del 2018, che oggi si attesta sugli 8,5 milioni di euro (dati 2021), anche grazie alla forza lavoro composta da 34 persone.
La gamma di aromi prodotti dallo stabilimento di Muggia si presta ad un’ampia rosa di applicazioni, dalla panificazione alla pasticceria fino agli alimenti e alle bevande. Derivati dalle materie prime di alta qualità, inoltre, le essenze e gli estratti vengono lavorati rapidamente e delicatamente, possibile con l’obiettivo di preservare al massimo il gusto, il colore e l’aroma naturali delle materie prime. Adatto per un’ampia gamma di applicazioni, il range di prodotti contiene profili distinti, che comprendono: caffè, tè, essenze di frutta e verdura, oltre alla vaniglia.
I prodotti legati al “naturale” e la valorizzazione di quelli legati al gusto italiano sembrano le punte di diamante di Synergy Flavours per restare sul mercato, oggi quasi equamente diviso tra Italia (circa il 50%) e il resto ‘d’Europa, dove spiccano i Paesi dell’Est.
Lo sguardo rivolto al futuro si avvale anche di esperti nel campo degli aromi con papille gustative… internazionali. Esperti nel campo degli aromi che traggono ispirazione da ogni angolo del mondo. L’appartenenza ad un Gruppo internazionale, inoltre, consente a Synergy Flavours di contare su strutture di portata mondiale per le attività di ricerca e sviluppo. La capacità di produzione, infatti, si estende in tutto il mondo, con stabilimenti commerciali, produttivi e strutture di assistenza tecnica in Italia, Irlanda, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Brasile e Thailandia.
Alla base di tutto, come accennato in precedenza, il Gruppo irlandese Carbery, dove gli azionisti sono al 100% produttori caseari. Un dettaglio più che interessante perché, a differenza di ciò che accade con una certa frequenza in questo genere di acquisizioni, le prospettive dovrebbero essere quelle di una valorizzazione dell’azienda nel medio periodo. Non si rischiano quindi, almeno questa è l’impressione, operazioni di “svuotamento” purtroppo tipiche dei tanto bistrattati Fondi, che in alcuni casi vengono però utilizzati per salvare il salvabile in aziende decotte.
Nella presentazione delle attività in occasione del rapporto annuale del Gruppo Carbery, la mission sembra piuttosto chiara: “… 50 anni fa, il nostro scopo era quello di creare un futuro stabile e sostenibile per gli agricoltori di West Cork. Oggi manteniamo questo impegno e, in quanto azienda globale, consideriamo una serie più ampia di stakeholder, tra i quali le nostre comunità, i clienti, i fornitori e il pianeta”.