È stato completato oggi a Bagnoli della Rosandra (San Dorligo della VAlle) il tetto del “A Better Tomorro Innovation Hub”, il nuovo centro di produzione e innovazione di BAT Italia. Le attività dovrebbero iniziare entro la fine dell’anno. Il nuovo polo sarà realizzato in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, Interporto Trieste spa e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale. I lavori procedono secondo i tempi previsti e il 50% della prima fase di costruzione del nuovo complesso industriale è già stato completato, grazie al contributo di oltre 20 aziende italiane che si sono aggiudicate finora commesse per oltre 30 milioni di euro.
Per il suo nuovo Innovation Hub, BAT Italia prevede un investimento complessivo di fino a 500 milioni di euro nei prossimi cinque anni, con la creazione di 2.700 posti di lavoro stimati. Nel frattempo, procede a gonfie vele la campagna di selezione per il personale che, in quessta prima fase, prevede l’assunzione di 150 addetti. Iniziata lo scorso aprile in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e GiGroup, la campagna ha già registrato 3.000 candidature. Tra i principali profili ricercati ci sono operatori di linea ed esperti di movimentazione merci, specialisti della qualità, ingegneri di produzione e manutenzione, addetti al supporto dello stabilimento impegnati nelle funzioni di finanza, logistica, risorse umane e acquisti. I primi 150 professionisti inizieranno a lavorare nel nuovo stabilimento entro la fine dell’anno, e altre assunzioni avverranno progressivamente, con una media stimata di 100 unità all’anno.
All’evento, tenutosi nel sito di FREEste hanno partecipato Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati, la deputata Deborah Serracchiani, Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste, insieme a Roberta Palazzetti, presidente e ad di BAT Italia (nonché Area Director del Sud Europa), Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, e Paolo Privileggio, presidente e ad di Interporto di Trieste Spa. Durante l’evento è stato letto un messaggio di Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, assente per impegni istituzionali.
«Oggi celebriamo un importante passo verso il completamento del nostro Innovation Hub, il cuore della strategia globale di BAT per l’innovazione e la sostenibilità, proprio qui a Trieste – ha detto Palazzetti – e rediamo fermamente nel potenziale di questa città, del Friuli Venezia Giulia e dell’Italia: vogliamo realizzare la nostra visione per un “A Better Tomorrow” lavorando a fianco di tutti gli stakeholder e al contempo valorizzando al massimo il territorio dove operiamo, offrendo un contributo significativo per il suo sviluppo socioeconomico».
«L’inaugurazione di oggi è particolarmente significativa perché racchiude due messaggi importanti – ha dichiarato Zeno D’Agostino – . Il primo è che le tempistiche con cui sta procedendo il cantiere, programmato insieme da Interporto di Trieste e BAT sono pienamente rispettate. Questa è una soddisfazione personale che fa capire come Trieste e il nostro Paese siano ancora in grado di attirare grandi investimenti internazionali, garantendo tempistiche, qualità ed efficienza come accade in altri territori importanti a livello globale. Il secondo è che c’è una fortissima sensibilità al tema della sostenibilità ambientale da parte di BAT con tutta una serie di strumenti e di attività innovative che portano questi immobili ad avere gli standard più alti dal punto di vista dell’impatto ambientale».
«Il raggiungimento di questa tappa del percorso intrapreso con BAT rafforza il ruolo strategico dell’Interporto di Trieste ponendo le basi per ulteriori sviluppi industriali con questo importante player internazionale – ha aggiunto Privileggio – . Il progetto che Interporto di Trieste e BAT stanno sviluppando congiuntamente rappresenta un vero e proprio modello di integrazione virtuosa tra pubblico e privato dove le parti lavorano in modo sinergico per rendere concreta la prospettiva di creare nuove opportunità di innovazione, sviluppo e lavoro».
La struttura in costruzione a Bagnoli della Rosandra mira a raggiungere elevate prestazioni in termini di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica. Dopo un periodo di raccolta dati, verranno richieste importanti certificazioni e il percorso per il loro conseguimento sarà supportato da strutture e attrezzature progettate sia per l’ottimizzazione dei consumi energetici, sia per un sistema intelligente di recupero del calore.
Il consumo di acqua sarà ridotto al minimo utilizzando il cosiddetto raffreddamento adiabatico a secco e raccogliendo l’acqua piovana. Inoltre, in futuro continui miglioramenti verranno apportati da un Sistema di Gestione dell’Edificio (Industry 4.0) con misurazione e controlli su scala completa, capacità di auto-apprendimento e auto-ottimizzazione (intelligenza artificiale) attraverso l’automazione dei sistemi di utility negli uffici, nelle aree di produzione e utility. La struttura sarà dotata di pannelli solari fotovoltaici ad alta efficienza che copriranno l’intera superficie del tetto, producendo oltre 1.200 MWh di elettricità all’anno, e di una centrale elettrica autonoma alimentata a biomassa che produrrà oltre 1.900 MWh di calore. A ciò si aggiungerà una fornitura di energia elettrica derivante al 100% da fonti rinnovabili.