A favore soprattutto dei lavoratori del porto e della zona industriale si creerà “una ridente zona residenziale sulle colline retrostanti alla pulsante città del lavoro, e sarà il Borgo San Sergio”. Così, in alcuni documenti degli archivi del Coselag, datati 1956, si parla della futura nascita del rione periferico di Borgo San Sergio, annunciandone le caratteristiche. “Si estenderà su un’area complessiva di circa 90 ettari, e avrà capacità di vita privata, una sua propria organicità, omogeneità e funzionalità secondo i dettami dell’urbanistica moderna.” – si legge, “Prevista la costruzione di circa 1500 alloggi destinati ad essere ceduti a riscatto a tutte le categorie di lavoratori, così da procurare loro la residenza più comoda ed economica”. A corredo del testo c’è anche una piantina, che definisce la presenza di edifici pubblici e case che vanno da due a dodici piani. E si evidenzia come “Borgo San Sergio sarà un’oasi di tranquillità”, collegata alla città ma anche alle zone produttive principali.
Lo sviluppo dell’area, come risaputo, avverrà gradualmente negli anni successivi.