Nel salotto azzurro del Municipio di Trieste il 23 novembre si è svolta la presentazione alla stampa del progetto definitivo della cabinovia Trieste-Opicina.

Il progetto, è stato ricordato, è stato proposto dal Governo ed è stato inserito nei lavori della Commissione Europea già nel luglio del 2021, nel regime 1, come investimento che contribuirà sostanzialmente al raggiungimento dell’obiettivo della mitigazione dei cambiamenti climatici, ottenendo il finanziamento totale di 62 milioni di euro che non possono essere destinati ad altri interventi.

La cabinovia metropolitana è basata su 4 stazioni (Molo IV, Polo Museale, Park Bovedo-Barcola, Opicina). Le cabine hanno 10 posti e sono accessibili a disabili, passeggini, biciclette e transiteranno ogni 20 secondi. I
Il tracciato scende dalla frazione di Opicina fino al mare e attraversa il Porto Vecchio, ora Porto Vivo. Le stazioni costituiscono anche poli intermodali, con ampi parcheggi, velostazioni e stazioni bike sharing, fermate di scambio con le linee bus. L

Nella Stazione Bovedo è stata già prevista nella progettazione per il prossimo futuro, così come chiesto dal Consiglio Comunale, un collegamento con la Strada del Friuli ed il Faro della Vittoria, attraverso un potente pedonale sopra Viale Miramare ed una risalita a cremagliera.

Le Stazioni “Trieste” (al Molo IV) e la Stazione “Porto Vecchio” sono state modificate rispetto al progetto iniziale in base al parere sul progetto preliminare rilasciato dalla Soprintendenza lo scorso dicembre 2022 e sono state inserite in questo progetto definitivo.

La Stazione di Opicina disporrà di un parcheggio gratuito per circa 400 autovetture.

La cabinovia, è stato sottolineato dal sindaco Roberto Dipiazza e da assessori e uffici che hanno seguito il progetto, risponde ad alcune esigenze fondamentali per lo sviluppo della città: Porto Vivo vedrà il recupero di oltre un milione di metri cubi e numerose attività che porteranno ad almeno 20.000 spostamenti al giorno da e per l’intera area che è chiusa tra il mare e la ferrovia. La viabilità esistente, già critica per buona parte dell’anno, non è in grado di sopportare tale traffico. La cabinovia sarà, è stato evidenziato, l’unico mezzo che consente di raggiungere Porto Vivo “volando”, senza gravare sulle infrastrutture esistenti e costituisce un supporto essenziale all’accessibilità della zona.