TRIESTE – Tra Novembre 2020 e Luglio 2021 Coselag e Regione FVG hanno effettuato interviste a 91 aziende del comprensorio di Trieste, che conta più di 800 imprese insediate, 271 delle quali con 8 o più dipendenti, scelte come oggetto dell’indagine.
Il progetto ha consentito di eseguire una mappatura delle figure professionali richieste dal tessuto imprenditoriale, e in particolare di 56 posizioni vacanti con annessa analisi delle caratteristiche richieste. I dati raccolti hanno consentito di portare alla luce anche profili di nicchia e di eccellenza da enfatizzare e sostenere, sempre con l’obiettivo di rispondere efficacemente alle esigenze occupazionali del comprensorio industriale di riferimento.
«Nei sistemi composti da piccole e medie imprese, spesso si notano nelle aziende difficoltà strutturali ad affrontare certi argomenti, in un mondo che diventa sempre più complesso. Il tema che abbiamo portato avanti con la Regione – spiega Zeno D’Agostino, Presidente del Coselag e dell’Autorità di sistema portuale – è quello di avere, a livello territoriale, soggetti che studiano certe dinamiche, per cercare di capire come il sistema possa essere aiutato e sostenuto».
La serie di interviste, condotte da personale del Consorzio e della Regione, ha reso possibile un’analisi capillare del tessuto imprenditoriale, consentendo di approfondire la conoscenza delle attività svolte e dei processi produttivi. In questo modo si è potuto valutare l’organigramma aziendale, individuando i vari profili e le mansioni effettivamente svolte dai dipendenti. «Si tratta di un impegno quotidiano, necessario per creare quel clima di fiducia alla base del rapporto tra istituzioni e imprese insediate. Lavori come questo – ha concluso D’Agostino – sono spesso sottovalutati ma sono, invece, importanti perché danno valore al ruolo di Regione e Coselag e le aziende capiscono meglio di cosa hanno bisogno».
Le interviste, condotte in modalità online a causa della pandemia, hanno consentito di valutare le evoluzioni delle varie professionalità e, conseguentemente, di comprendere le effettive esigenze occupazionali delle aziende. Ciò ha portato a migliorare i criteri di analisi dei data base finalizzati alla ricerca del personale, nonché a definire e avviare percorsi formativi specifici .
Sono già in fase di svolgimento due corsi richiesti direttamente dalle aziende, ma altri sono in cantiere per soddisfare la necessità di coprire i 56 posti disponibili segnalati nell’ambito del Coselag, dove le imprese insediate danno occupazione a circa 12000 persone. Sono ben 13, inoltre, i soggetti privati potenzialmente interessati a iniziative di formazione su commissione.
Tra le figure di difficile reperimento si elencano quelle di elettricista industriale, programmatore informatico, conduttore macchine CNC, autista di autotreni, frigorista industriale, tecnico di cantiere (capocantiere), meccanico industriale, saldatore e tubista.