«I rigassificatori sono utili per l’approvvigionamento energetico. Dipende da dove si fanno. Non può essere sempre una battaglia di fazioni, di tifoserie: sì o no al rigassificatore. Per esempio i rigassificatori off shore sono delle strade più percorribili, perché sono distanti, più sicuri, hanno bassissimo impatto ambientale e paesaggistico, a differenza di quelli a terra, come si ipotizzava a Trieste, dove in realtà c’era anche un grave impatto economico perché bloccava l‘attività portuale».
Questa la risposta di Massimiliano Fedriga, presidente del della Regione Fvg e della Conferenza delle Regioni, ad una domanda sulla situazione energetica nazionale, a margine di una conferenza stampa tenutasi oggi alla sede di Piazza dell’Unità d’Italia a Trieste.
«Noi dobbiamo fare un lavoro importantissimo per fonti di approvvigionamento alternativo, non possiamo essere dipendenti per il 45% da un unico Paese, la Russia. Dobbiamo avere il coraggio anche di trovare fonti energetiche nazionali, penso soprattutto all’estrazione del gas dal mare Adriatico, che negli anni ha avuto un blocco per scelte di carattere politico, quando altri Paesi che si affacciano sullo stesso mare hanno proceduto alle estrazioni. Noi ci siamo presi la parte ambientale, ma non i vantaggi dell’approvvigionamento energetico» ha aggiunto Fedriga.