Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, ha avvertito che l’economia mondiale dovrà affrontare «un anno duro, più duro di quello che ci lasciamo alle spalle».
Il commento è stato rilasciato durante un’intervista alla rete americana CBS, spiegando che ci si aspetta che un terzo dell’economia mondiale sia in recessione, perché le tre grandi economie – Stati Uniti, Unione Europea e Cina – stanno rallentando contemporaneamente.
In realtà il Fondo monetario internazionale già ad ottobre aveva avvertito che più di un terzo dell’economia globale si sarebbe contratta e che c’era il 25% di possibilità che il PIL mondiale crescesse meno del 2% nel 2023.
Il rallentamento delle economie più importanti «si traduce in tendenze negative a livello globale – se guardiamo ai mercati emergenti e alle economie in via di sviluppo, il quadro è ancora più negativo», ha dichiarato la Georgieva. I dati dell’indice dei responsabili degli acquisti per il settore manifatturiero, appena pubblicati, mostrano letture negative in Europa, Turchia e Corea del Sud. I dati in attesa di pubblicazione riveleranno cifre altrettanto negative per Malesia, Taiwan, Vietnam, Regno Unito, Canada e Stati Uniti.
Sempre secondo la Georgieva, però, le prospettive per la più grande economia del mondo potrebbero offrire una tregua: «Se la tenuta del mercato del lavoro negli Stati Uniti dovesse reggere, gli Usa aiuterebbero il mondo a superare un anno molto difficile».