NAUTAVERSO Digital Experience Center: svelato questa mattina nel Trieste Convention Center il progetto di rigenerazione e di sviluppo urbano promosso dalla Camera di commercio Venezia Giulia,  che ha lobiettivo di valorizzare il legame di Trieste con il mare, declinato dal punto di vista della cultura, della scienza e dellinnovazione. 

NAUTAVERSO nasce per arricchire la città con uninfrastruttura socio-economica, comprensiva di un sito dattrazione per il pubblico, un Digital Experience Center (DEC) con un acquario virtuale di grandi dimensioni, che garantirà la sostenibilità economica dellintero progetto e che porterà alla riqualificazione di unarea che da tempo versa in una situazione di degrado. Una zona importante dal punto di vista storico per Trieste, attualmente chiusa, ma circondata da edifici rilevanti, fortemente collegati alle professioni e alle attività dedicate al mare.

Oltre 1.300 persone tra autorità, cittadini e centinaia di giovani delle scuole secondarie di secondo grado Liceo Slataper di Gorizia, da Trieste il Nautico Galvani, Liceo Nordio, Liceo Carducci-Dante, ITS Deledda-Fabiani  e studenti dell’Università degli Studi di Trieste del dipartimento di Scienze della Vita e del corso di laurea in Intelligenza artificiale e data analytics, hanno preso parte all’evento di presentazione del progetto che si propone di diventare il grande attrattore di Trieste e del Friuli Venezia Giulia.

Ad aprire l’incontro, condotto dalla giornalista Donatella Bianchi, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza che ne portare il saluto della città ha detto: “Oggi consegno il sigillo trecentesco ad Antonio Paoletti perché ha creduto in questo progetto per vent’anni, è andato avanti e ce l’abbiamo fatta. Quella zona, diventa completamente nuova e rifatta, con tutti gli altri interventi previsti alla stazione ferroviaria, al varco portuale, alla piscina terapeutica, alla sede di Esatto, in questo caso già fatti”.

Per il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, è un progetto “che ha preso atto di tutta una serie di indicazioni che sono venute dal territorio, dalla comunità dai cittadini. Sono felice perché sono segnali concreti che si stanno facendo le cose, perché tanti parlano, tanti progettano, tanti illustrano, poi ci sono quelli che le cose le fanno, e questo sta diventando uno dei progetti di punta di questa azione che caratterizza questa città”.

Il polo edutainment è stato studiato per fornire unofferta espositiva con contenuti scientifici e di ricerca applicata, contenuti cioé di intrattenimento educativo, necessari per stimolare le visite dei più giovani e per sviluppare attività connesse a temi didattici e divulgativi, che caratterizzano la quota scientifica insita nel progetto.

         Questo aspetto è tanto più comprensibile se si tiene in considerazione il ruolo che Trieste riveste a livello internazionale, con i tanti enti e centri di ricerca presenti sul territorio, per i quali Trieste è conosciuta in tutto il mondo.

Il progetto infine è pensato per diventare un volano per leconomia cittadina, per uno sviluppo economico e urbanistico sostenibile, e un punto dattrazione per i turisti, in una città che negli ultimi anni ha visto un costante aumento dei flussi

Con l‘evento odierno parte idealmente la presentazione della manifestazione di interesse che verrà formalmente pubblicata nelle prossime settimane. 

Il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli ha inviato un messaggio di saluto in cui ha sottolineato quanto si stia “per realizzare un sogno, un progetto futuristico di rigenerazione urbana in grado di valorizzare un elemento centrale della storia della storia di Trieste, il mare e il porto. Questo sogno diventa oggi realtà grazie alla collaborazione determinante delle istituzioni del territorio a partire dalla Regione Friuli Venezia Giulia e del suo presidente Massimiliano Fedriga, e ovviamente grazie alla Camera di Commercio”. 

Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha rilevato che si tratta di un “progetto di grande ambizione che nasce da una determinazione del presidente Paoletti, una determinazione che viene da lontano ed è una persona che fa con passione il suo lavoro, un presidente che risponde esattamente ai canoni che deve aver un presidente della Camera di commercio, che lavora per l’interesse del suo territorio. Questa iniziativa è molto importante, perché sposa la mission del sistema camerale, la transizione digitale, la transizione ecologica, la sostenibilità.  Pertanto credo che NAUTAVERSO sarà un esempio per tutto il sistema italiano delle Camere di Commercio e un esempio esportabile all’esterno”.

Per il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga “ l’idea del parco del mare non è solo una riqualificazione urbana, ma una riqualificazione intellettuale che guarda al futuro, su questo dobbiamo essere orgogliosi, dobbiamo metterci l’impegno di una grande alleanza istituzionale”.

“Il progetto che oggi presentate assume una grande importanza, perché si inserisce in un contesto molto più generale che è quello della promozione della cultura del mare soprattutto fra noi italiani, che ancora non siamo profondamente convinti di appartiene a un Paese marittimo, a un Paese marinaro. C’è ancora una cultura terragna – ha affermato nel videomessaggio il ministro della protezione civile e delle politiche del mare, Nello Musumeci – che pare essere prevalente, e per superare la quale ogni iniziativa legata o accostata al mare può assumere un significato particolare. E il parco che si realizza nel porto di Trieste ha una valenza culturale, una valenza identitaria e una valenza socio economica”. 

Da parte sua il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel messaggio di saluto inviato ha affermato che “si tratta di un ambizioso programma di rigenerazione urbana destinato a fare scuola in Italia e nel mondo, con un articolato piano di interventi per la realizzazione di un centro culturale di avanguardia che riuscirà a coniugare svago e innovazione tecnologica, cultura e ricerca scientifica, educazione ambientale e culturale del mare”.

Antonio Paoletti, da parte sua, ha ricordato che l’idea nasce “da un’esperienza avuta durante l’Expo di Dubai, quando ho visitato il padiglione dell’Arabia Saudita, assistendo a proposte incredibili fatte con la tecnologia digitale. Da lì è scattato qualcosa che già c’era: abbiamo quindi iniziato due anni fa con una serie di ulteriori ricerche e oggi presentiamo NAUTAVERSO, che diventa il nome ufficiale del progetto. È stato concepito, disegnato e prodotto per essere totalmente digitale, con migliaia di metri quadrati di tecnologie, sale immersive, il battiscafo Trieste, la possibilità di studiare, laboratori per i giovani, un prodotto che non c’è ancora in Italia e in Europa. Sarà un Digital Experience Center, questo è sottotitolo, perché le esperienze digitali saranno davvero importanti. Sono previsti anche bar, ristoranti, il tetto con verde pubblico. Un parco sul mare fruibile da tutta la città, oltre che dai turisti. E vicino ci sarà anche un grande marina che fa parte del progetto e su questo partiremo molto velocemente già nei primi mesi del prossimo anno. Si tratterà di grande progetto di rigenerazione urbana perché qualificheremo un’area, tenendo conto della totale sostenibilità energetica”.

Nelle corso della presentazione molti sono stati i temi toccati, dalla sostenibilità ambientale, alla rigenerazione urbana, allo sviluppo del digitale e dell’intelligenza artificiale con relatori esperti del settore riconosciuti anche in ambito nazionale come Maria Cristina Pedicchio, presidente Marevivo Fvg, Andreas Kipar, architetto paesaggista, Federico Ferrazza, direttore Wired Italia, Annamaria Coccolo, architetto, Maurizio Tretiach, direttore del Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste, Nicola Bressi, naturalista, zoologo e divulgatore scientifico, Luca Bortolussi, docente di Informatica, Università degli Studi di Trieste, Emilio Valdameri, ingegnere esperto nei settori del Turismo e del Real Estate, Roberto Maffioli, ingegnere esperto di tecniche di rappresentazione digitale e computer grafica 3D e Roberto Danovaro, presidente del Consiglio scientifico WWF Italia.