TRIESTE – L’Istat ha reso note le stime di crescita congiunturale delle esportazioni, per quasi tutte le ripartizioni territoriali: +3,9% per il Centro, +2,0% per il Nord-ovest e +1,8% per il Nord-est. Una contenuta flessione si rileva per il Sud e Isole (-0,6%).
Le vendite estere per il Friuli Venezia Giulia (circa 16,2 miliardi di euro), sono cresciute del 22,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Per quanto riguarda la suddivisione territoriale interna, gli incrementi sono distribuiti su tutte le province (Trieste +41,3%, Udine +22,6%, Pordenone +17,5%, ), eccezion fatta per quella di Gorizia (-3,4%).
Nel corso dell’anno, l’export del Fvg ha trovato destinazione soprattutto nel mercato comunitario, senza dimenticare quello del Nord America. Da notare anche, pur in un trend di crescita, il dato negativo (-72%) dell’export verso la Svizzera e di quello verso la Russia (-34,5%) a causa della guerra in Ucraina.
Elaborando i dati nel loro complesso, il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo, ha evidenziato come il risultato positivo sia in buona parte da attribuire all’aumento dei prezzi che ha interessato quasi tutti i settori merceologici.
Pesante l’influsso della cantieristica navale, che con le commesse Fincantieri ha condizionato sia il territorio di Trieste che quello di Monfalcone. In entrambi i casi, infatti, i dati sarebbero stati migliori se “ripuliti” dalla percentuale legata alla vendita di navi.