Trieste si è svegliata oggi con una speciale “scena del crimine” disegnata in piazza Unità d’Italia: si tratta di una forte azione di comunicazione che avvia la campagna nazionale “Piccoli gesti, grandi crimini” unendo tecnologia e advocacy, scienza e amore per l’ambiente. Dopo il lancio nazionale del 19 maggio scorso a Roma, Trieste è la prima tappa ad ospitare l’iniziativa. Si parte da un sondaggio, realizzato su un campione rappresentativo di triestini da SWG. Il tema dell’abbandono dei mozziconi di sigaretta è molto sentito: il 72% lo ritiene un problema in città, in particolare nel centro storico e nelle zone più frequentate d’estate, come Barcola. Ben vengano quindi le campagne di sensibilizzazione come quella di Marevivo con BAT: il 73% dei triestini considera l’iniziativa come uno strumento utile per divulgare l’importanza di proteggere l’ambiente dal littering, mentre il 54% considera un valore aggiunto il fatto che siano le aziende private a farsi carico di simili campagne a tutela dell’ambiente.
Proprio con l’obiettivo di accrescere sensibilità e consapevolezza sulle conseguenze di quel “piccolo gesto”, in Piazza Unità d’Italia – fino al 1 giugno – una installazione rappresenterà una vera e propria “scena del crimine”, in cui, accanto alle sagome delle vittime raffiguranti tartarughe, pesci e altri animali marini, è posta la riproduzione di un mozzicone gigante, una bottiglietta di plastica e un tappo di alluminio come simboliche “armi del delitto”.
Ma la campagna non ha solo l’obiettivo di sensibilizzare le persone su questo problema. Ha infatti anche quello di raccogliere, in modo scientifico, dati e informazioni utili a gestirlo più efficacemente, con la partecipazione attiva di cittadini e Istituzioni.