Confermata da fonti sindacali, che restano in attesa – senza commentare – di un nuovo incontro con l’azienda, la notizia secondo la quale Edison sta per tagliare le forniture elettriche alla fabbrica tessile della Tirso di Muggia.
Nei giorni scorsi le segreterie sindacali della Fesica-Confsal, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil avevano lanciato l’allarme sulla situazione dello stabilimento, in mano al Gruppo “Fil Man Made”. La ragione era quella di un annuncio, da parte dell’azienda, di “ferie forzate” ai lavoratori. Pochi giorni dopo, la dirigenza Tirso aveva confermato di non voler procedere alla chiusura dello stabilimento di Muggia. La dichiarazione era stata fatta durante un incontro al quale avevano hanno preso parte gli stessi dirigenti dell’azienda, gli assessori della Regione FVG Sergio Emidio Bini (Attività produttive) e Alessia Rosolen (Lavoro), il sindaco di Muggia Polidori, Friulia, Confindustria Alto adriatico e le parti sindacali.
Di oggi, invece, la notizia di questa nuova tegola sulla testa dell’azienda, con Edison che ha bocciato il piano di rientro dai debiti per le somme non pagate di fronte ai consumi energetici. Tornano dunque a rischio i 270 posti di lavoro che sarebbero persi qualora la fabbrica tirasse giù le serrande per sempre. Il problema è proprio quello sollevato un paio di settimane fa dai sindacati e spiegato dalla Tirso: costi energetici elevatissimi con l’ultima bolletta che ammonta a 1,6 milioni di euro.