Si è concluso con esito negativo l’incontro di questa mattina tra organizzazioni sindacali e vertici FLEX.
A non convincere i sindacati sono state le garanzie occupazionali e industriali per il futuro di tutti i lavoratori, e del sito produttivo di Trieste. L’accordo non è stato firmato e sono state nuovamente chieste informazioni sul piano industriale, a partire dal prossimo gennaio.
Le organizzazioni sindacali hanno richiesto che la vertenza desse garanzie occupazionali per tutto il personale FLEX, compresi i 69 lavoratori somministrati, retrocedendo quindi dalla rescissione del personale in staff leasing, e confermando tutto il personale in forze.
Non è stata condivisa la decisione dell’azienda di interrompere i rapporti, contestando il fatto che, pur dando la disponibilità al riconoscimento di un’integrazione pari a 3 mensilità al personale in staff leasing, la stessa sia vincolata alla sottoscrizione di un verbale di conciliazione tombale, che preclude la possibilità in futuro di qualsiasi richiesta, anche legittima, da parte dei lavoratori.
Inoltre le parti, preso atto delle dichiarazioni circa lo sviluppo e il mantenimento del sito triestino, ritengono essenziali i monitoraggi e gli approfondimenti dell’evoluzione del piano industriale a partire dal mese di gennaio 2023 e per almeno tutta la durata dello stesso anno.
La Regione Fvg, intanto, per bocca dell’assessore al Lavoro, Alessia Rosolen, ha regsitrato «la volontà da parte di Flextronics Manifacturing sulla continuità produttiva del sito di Trieste così come richiesto dall’avvio della vicenda. Sollecita peraltro la prosecuzione della collaborazione con Invitalia e con il Ministero al fine di sviluppare nuove attività nel sito giuliano che consentano il consolidamento del piano industriale dell’azienda». La dichiarazione è stata fatta intervenendo al tavolo di crisi della Flextronics Manifacturing convocato al Ministero delle imprese e del Made in Italy (la nuova denominazione del Ministero dello sviluppo economico), al quale hanno partecipato, oltre ai funzionari del ministero e della Regione, i rappresentanti dell’azienda, delle sigle sindacali, di Invitalia e di Confindustria Alto Adriatico.
«Con riferimento alla situazione delle lavoratrici e dei lavoratori somministrati le cui missioni presso Flextronics è previsto cessino il prossimo 31 ottobre – ha aggiunto l’assessore – l’amministrazione regionale ribadisce la piena disponibilità a collaborare con le agenzie di somministrazione titolari dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, oltre che con le parti sociali, per favorirne la ricollocazione».