TRIESTE – Entro novembre la Regione Fvg pubblicherà il primo bando per finanziare il recupero e la riattivazione dei siti industriali dismessi nelle aree produttive gestite dai sei Consorzi industriali.
Lo ha annunciato oggi l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, facendo riferimento ai fondi previsti dall’articolo 84 della legge regionale 3/2021, “Sviluppoimpresa“, e messi a disposizione di Consorzi, imprese e privati. Oggetto del recupero i capannoni abbandonati da più di tre anni e in condizioni che rendono oggi impossibile la produzione. Le prime azioni finanziare seguono il lavoro svolto nei mesi scorsi che ha portato all’approvazione nel mese di settembre del Masterplan regionale che ha individuato e censito 180 fabbricati industriali in disuso in tutto il territorio regionale. Sui quali ora, con le misure finanziarie previste, si potrà cominciare a intervenire per riattivarli.
È infatti, in fase di concertazione con l’assessorato alle Infrastrutture una delibera di Giunta per procedere all’attivazione dei 180 complessi produttivi degradati che il Masterplan – nell’ambito della legge SviluppoImpresa – ha individuato e censito in 115 Comuni della regione. Il passo immediatamente successivo sarà quello dell’attivazione delle misure di sostegno ad hoc e degli incentivi al recupero e all’insediamento delle imprese.
«Il Masterplan dei complessi degradati – ha spiegato l’assessore Bini – è un’assoluta novità in Regione e un unicum anche a livello nazionale per la sua completezza ed è ora arrivato al momento della sua attuazione. L’obiettivo di questi provvedimenti è quello di consentire ai Consorzi di recuperare e infrastrutturare parte degli immobili dismessi nelle aree produttive più strategiche. Inoltre si consente di offrire concrete ipotesi insediative per nuovi investitori».
Altri finanziamenti, inoltre, sono previsti a favore dei Consorzi per opere di urbanizzazione e infrastrutture locali, che seguiranno tempistiche di apertura ordinarie nel corso del 2023.
«Con l’attivazione delle prime misure di intervento finanziario – ha spiegato Bini – si creeranno anche le condizioni per alleanze tra i Consorzi e i privati. Attraverso la riattivazione dei siti produttivi dismessi si determinano nuove opportunità di insediamento e di sviluppo e si persegue la riqualificazione dei territori e il recupero delle competitività del tessuto produttivo regionale che sta dimostrando una buona tenuta anche a fronte della non facile congiuntura internazionale».
Una volta attivati i complessi produttivi degradati, saranno quattro le linee di sostegno finanziario previste per il loro rilancio. Oltre al già citato bando previsto dall’articolo 84 per la riqualificazione e riconversione produttiva sostenibile, la cui apertura è prevista entro fine novembre, ci saranno incentivi all’insediamento per le imprese, che verranno attivati in modo coordinato in maniera da rendere quanto più possibile incisiva l’azione di recupero dei complessi degradati.