La Regione FVG, assieme al ministero dello Sviluppo economico, agli Enti locali, ai sindacati e alle associazioni datorali, chiede a Wärtsilä il ritiro della procedura di cessazione dell’attività produttiva dello stabilimento di San Dorligo della Valle.
Dopo l’annuncio del Gruppo finlandese, i sindacati di Cgil, Cisl e Uil organizzano un presidio in piazza Unità d’Italia davanti alla Prefettura, giovedì 21 luglio alle 15.15. La manifestazione inizierà a pochi minuti dall’audizione della X Commissione del Senato (Economia) proprio alla Prefettura di Trieste, durante la quale verranno ascoltate le Confederazioni territoriali (Cgil /Cisl /Uil) in merito alle situazioni dell’occupazione locale. Per i sindacati, infatti, l’allarme riguarda i 1200 posti a rischio dalla crisi industriale, oltre che di Wärtsilä, anche di Flex ed ex Principe.
La Regione intanto, intende porre all’attenzione di Governo e Parlamento ciò che sta accadendo a Trieste. Di questo si è discusso durante il tavolo tra il presidente della giunta regionale, Massimiliano Fedriga, gli assessori Alessia Rosolen (Lavoro) e Sergio Emidio Bini (Attività produttive) e le stesse rappresentanze sindacali Confederali di categoria (nazionali, territoriali e Rsu), sulla crisi occupazionale annunciata da Wartsila e della conseguente messa a rischio – tra maestranze dirette e indotto – di quasi 700 posti di lavoro.
I vertici regionali hanno nuovamente espresso stupore e amarezza a fronte dell’atteggiamento dell’azienda, che “in ogni sede e a ogni tavolo ha sempre dichiarato la volontà non solo di continuare la produzione ma di voler ulteriormente sviluppare l’attività dello stabilimento triestino”. C’è poi, come è stato sottolineato dai tre rappresentanti della Giunta, la parte relativa ai notevoli finanziamenti pubblici -regionali e nazionali – di cui ha beneficiato Wärtsilä in questi anni e in considerazione dei quali “la multinazionale finlandese non può permettersi di intraprendere dall’oggi al domani questo tipo di scelte, lasciando nell’incertezza centinaia di lavoratori del nostro territorio”. Nel corso del pomeriggio Fedriga e Rosolen hanno anche incontrato le delegazioni sindacali dell’Ugl e dell’Usb, mettendo a fuoco in particolare la situazione degli oltre 200 lavoratori dell’indotto di Wärtsilä.